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Via Astengo 11/R, 17100 Savona
Contatto telefonico: 019823895
Sala Stella Maris, Vecchia Darsena
Marco Lombardi presenta "L'orecchio Impossibile" (Epoké).
Filosofia e composizione si mescolano in questo saggio che analizza il legame tra musica e tempo: la musica non solo si svolge nel tempo, ma può anche plasmarlo. L’orecchio impossibile propone una riflessione sul concetto di tempo come fenomeno all’interno del processo creativo musicale, e lo fa chiamando in causa artisti e pensatori come Boulez, Deleuze, Bergson, Proust e, naturalmente, Heidegger. Attraverso analisi filosofiche e musicali, Marco Lombardi indaga le strategie compositive che modellano il tempo: dal ritmo all’assenza di pulsazione, dalla ripetizione alla sovrapposizione. Un libro che invita il fruitore di musica a dar più valore alla dimensione temporale.
Marco Ghione presenta "Anima e numero nel Rinascimento" (Mimesis).
Il saggio indaga i legami tra anima e numero nell’ambito del pensiero rinascimentale, dal XVI secolo agli esordi del XVII secolo, epoca nella quale la filosofia antica viene pienamente recepita e la scienza moderna si afferma progressivamente. Grazie alle influenze esercitate dal pensiero cabalistico, dal pitagorismo e dal neoplatonismo – in particolare dalle opere di Porfirio, Giamblico e Proclo – durante il Rinascimento si diffonde lo studio dell’aritmologia, disciplina che si occupa delle proprietà simboliche dei numeri. Attraverso l’esame di trattati in larga parte inediti, come i lavori di Fabio Paolini (1535-1605) e di Francesco Patrizi (1529-1597), queste pagine offrono nuove prospettive sull’interpretazione del pensiero rinascimentale e della filosofia platonica del Cinquecento.
Sara Simoni presenta "Segreti che sussuriamo alle ombre" (Il Castoro OFF).
Torino, 1898. Clelia è l’unica donna iscritta alla facoltà di Medicina e molti giudicano sospetta e inappropriata la sua conoscenza dell’anatomia umana, ma la verità è che la morte non le fa alcun effetto. Da anni, infatti, Clelia aiuta la sua matrigna vampira Lucrezia a catturare le sue prede, rigorosamente uomini violenti contro le donne. Il suo equilibrio in una vita piena di segreti inizia a vacillare quando conosce Brando Ferraris, un giornalista squattrinato. Brando è convinto che a Torino ci sia un vampiro, lo stesso che ha ucciso suo padre, e desidera dimostrare l’esistenza della creatura sovrannaturale attraverso i suoi articoli. Clelia deve avvicinarsi a Brando e trovare il modo di fermarlo, o la persona per lei più importante da cacciatrice diventerà una preda. Ma conoscere il proprio nemico è un’arma a doppio taglio, e presto scegliere da che parte schierarsi non sarà più così semplice…
Gian Andrea Cerone presenta "La curva dell'oblio" (Guanda).
Introduce Pietro Galotti.
All'inizio di un gennaio milanese in cui c'è aria di neve, una segnalazione anonima porta al ritrovamento di un uomo ucciso in una mansarda in zona Lambrate: indossa una maschera da medico della peste e apparentemente è morto dissanguato; intorno al suo corpo sono appese sacche piene del suo stesso sangue. Il commissario Mandelli e l'ispettore Casalegno capiscono subito di trovarsi di fronte a un'efferatezza destinata a seminare altre vittime, e a un killer che vuole attirare l'attenzione lasciando una firma: la foto in bianco e nero di una rara specie di rosa. Tutta la squadra della UACV, l'Unità di Analisi del Crimine Violento, si attiva per seguire questa pista. Ma Mandelli è costretto a lasciare l'operatività delle indagini a Caterina Dei Cas, l'ombrosa poliziotta valtellinese fidanzata di Casalegno che è ormai al settimo mese di gravidanza. Lui e Casalegno, infatti, vengono chiamati dai superiori a occuparsi di un vecchio caso in Val di Fassa: un senatore molto potente pretende che sia fatta chiarezza sulla morte di suo figlio, avvenuta dieci anni prima e archiviata come accidentale, in un periodo in cui la valle era infestata da misteriosi delitti rituali… Le due indagini corrono parallele e Mandelli si troverà a combattere pericoli spettrali e altri fin troppo concreti, mentre cercherà di dipanare la matassa del passato liberandola dalla legge implacabile dell'oblio.
Marco Delpiazzo e Marco Preve dialogano su Ovejas di Sebastian Avila (Magdalena Edizioni).
In Ovejas, Sebastián Ávila ci porta nelle pieghe meno raccontate della guerra delle Malvinas, seguendo un gruppo di soldati abbandonati a loro stessi. La guerra è ovunque, ma invisibile: è nella fame che consuma, nell’ombra lunga della minaccia costante, nell’attesa snervante di un nemico che sembra non arrivare mai. Il nemico vero, invece, si insinua nei pensieri, nei dubbi, nelle crepe che si aprono tra compagni d’armi ormai ridotti a semplici uomini che sopravvivono giorno dopo giorno.
Con una scrittura tagliente e densa di tensione, Ávila ci consegna un romanzo che è, prima di tutto, una profonda riflessione sulla natura umana, sulla fragilità che si nasconde dietro la divisa, sulla guerra che, prima ancora che nei campi di battaglia, si combatte dentro ciascuno di noi
Alessio Mazzolotti presenta "Giorni di Macaia" (Bookabook).
Introduce Jacopo Marchisio
Luglio 2001, Liguria. Il caldo toglie il respiro e rende tutti inquieti. Come si dice da quelle parti, sono giorni di macaia. Quando il boiler della casa estiva di Chiara ed Ermanno esplode, la loro routine si infrange contro una scoperta inattesa: nella loro abitazione c’è una stanza segreta che nasconde armi della Resistenza e il diario di Nero, un partigiano che ha raccontato i suoi giorni fino a un’ultima missione di cui si è perso il ricordo. Ermanno e Chiara vogliono scoprire la verità: che ne è stato di lui? In che cosa consiste il progetto letterario che lo ossessiona? Chi è la giovane pittrice di cui è innamorato? Sullo sfondo del G8 di Genova, si sviluppa una storia irrisolta che sembra intrecciarsi con vicende di altre epoche e che avrà conseguenze profonde anche sul presente.
Orso Tosco presenta "La controra del Barolo" (Rizzoli noir).
Non c'è pace per Gualtiero Bova, che tutti chiamano il Pinguino e, come ogni pinguino che si rispetti, prova a godersi in tranquillità salvifiche nuotate solitarie nei fiumi del basso Piemonte, dopo che un trasferimento l'ha privato del suo mar Ligure. Una telefonata, il furto di un cadavere da un cimitero annunciato da un prete, ed ecco che quell'autunno che ha fretta di farsi inverno precipita in un abisso di orrore. E la Provincia Granda, profonda, in apparenza immobile, diventa il palcoscenico irreale in cui si muovono apostoli di antichi rituali, improbabili cacciatori di demoni, torturatori sui generis, killer implacabili... Il Pinguino, insieme alla fedele bassotta Gilda e a una stramba squadra di poliziotti, si ritrova per le mani un caso intricato che lo porterà a scontrarsi con una rete di pericolosi criminali, entrando in contatto con le parti più oscure e meschine dell'animo umano. Torna l'indimenticabile commissario con la sua umanità ruvida, il suo sarcasmo, la sua goffaggine, i silenzi impenetrabili, l'amore per il bere e il mangiare. Torna con un'altra storia che è una nuova partita a scacchi con il destino, dove il sangue, che è sacro ed è vita, diventa pasto per acquietare lo spirito del male.
Mattia Villardita e Rosalba Percoco presentano "Quattrodita e la bambina disegnata" (Salani).
Per Mattia suo nonno è un supereroe. È stato lui a insegnargli che le fragilità possono essere punti di forza, anche se a volte il mondo è crudele. E Mattia lo sa bene, visto che gli manca un dito e i suoi compagni di scuola lo prendono sempre in giro. Ma tutto cambia il giorno in cui il nonno scompare nel nulla. Nessuna traccia, solo un messaggio criptico che sembra rivolto proprio a lui. Così, con il nome in codice di Quattrodita, Mattia inizia la sua missione e si imbatte negli alleati più incredibili che si possano desiderare, la Bambina Disegnata e poi il Bambino Distratto, entrambi con una stranezza, entrambi dotati di qualcosa di speciale che nessun altro possiede. Tra case di specchi, manichini giudicanti e prove di coraggio, in una città del futuro in cui l'imperfezione è considerata un crimine gravissimo, i tre supereroi scopriranno che il malvagio dottor Perfetto si sbaglia: le diversità che lui vuole eliminare sono in realtà le qualità che li rendono unici. E fanno tutta la differenza del mondo. Con grazia e gentilezza Mattia Villardita e Rosangela Percoco danno vita a una storia di inclusione, risate e amicizia, di lezioni difficili da imparare e di resilienza, capace di arrivare dritta al cuore. Perché alla fine il superpotere dei superpoteri è proprio rendere felici le persone che amiamo.
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